Riunisce elementi occidentali, come il lavoro fatto sul sistema muscolare, circolatorio e linfatico, e i concetti orientali dei centri di energia e dello scambio energetico fra chi effettua e chi riceve il trattamento. La seduta non ha l'obiettivo di dare risultati medici o fisioterapici; il suo scopo primario è quello di fornire benessere e distensione, ragion per cui i requisiti fondamentali per praticarlo sono la capacità di entrare in contatto con l'altro attraverso il corpo, di comunicargli sicurezza e sensazione di accoglimento. Facendovi "trattare" ritroverete il piacere di 'abitare' il vostro corpo, di abbandonarvi, di ricevere sensazioni che arricchiranno i vostri rapporti con il prossimo. Più avanti, continuando in questa esperienza, vedrete aprirsi la possibilità di un contatto con la parte più profonda del vostro essere. La seduta richiede innanzitutto sensibilità e ritmi lenti, per facilitare un rilassamento più profondo ci si adegua al ritmo della respirazione del ricevente. Infatti la respirazione di norma si regola spontaneamente, con il regolarsi del flusso energetico. Il trattamento antistress si addentra negli strati più profondi sia del corpo sia della mente, producendo una vera e propria ricomposizione dell'unità psicofisica di entrambi: esecutore e ricevente. Si tratta di una caratteristica particolarissima del trattamento antistress, dato che un atteggiamento di disponibilità al momento di applicarlo, insieme alla concentrazione in sé stessi forniscono un benessere speciale e un riequilibrio energetico anche in chi lo pratica.
Un'altra peculiarità del trattamento è che il contatto fisico non viene mai interrotto durante l'intera seduta, per evitare che venga ostacolato il sottile rapporto che si stabilisce fin dai primi momenti dell'applicazione. Per aiutare il costituirsi di una percezione del corpo come tutto unico, vengono praticati dei movimenti con le mani che stabiliscono continuamente legami fra le varie parti trattate. La respirazione dell'operatore è importante, perché si riesce a sintonizzare il ritmo del proprio respiro con i movimenti e, in alcuni momenti cruciali, con quello del ricevente, il flusso energetico si potenzia al massimo, allontanando la stanchezza e procurando un riequilibrio energetico in entrambi. Succede spesso di sentire testimonianze di esperienze di "ricomposizione" dopo un trattamento antistress: parti che prima si sentivano "slegate" sembrano, come in un puzzle, ricomporsi e prendere forma.